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Informazioni Isola d'Ischia Monumenti e luoghi d'interesse Le parracine ischitane

Le parracine ischitane - Isola d'Ischia

Informazioni Isola d'Ischia Monumenti e luoghi d'interesse

Le parracine ischitane

Quando le pietre raccontano.
Ischia è un'isola pietrosa, con una grandissima quantità di materiale lavico storicamente utilizzato per i più disparati usi: per costruire cantine, cellai, cisterne e case, innanzitutto; ma anche per tirar su i muri di confine, le mitiche "parracine".

In realtà si tratta molto più che di semplici muri a delimitazione della proprietà: le "parracine" (dal greco, "parakeimai" in italiano "stare accanto") servivano - e servono ancora - a contenere e a proteggere gli appezzamenti di terreno. Contenere dal rischio frana e proteggere dal vento e dall'acqua garantendo il normale deflusso delle piogge.

I muri a secco ischitani sono quasi tutti tirati su con la pietra di tufo verde, di cui c'è gran quantità nel versante sud-occidentale del Monte Epomeo. Circostanza che abbiamo evidenziato nella descrizione del paesaggio del vino ischitano che presenta grandi differenze nei due lati dell'isola: nella costa orientale, infatti, i muri a secco sono in molti casi addirittura assenti, e quando sono presenti servono prevalentemente a delimitare i confini tra le proprietà.



LEGGI ANCHE: Il paesaggio del vino di Ischia

Oltre a questa, l'altra particolarità delle parracine è che si trovano ben oltre i 500 metri sul livello del mare, a dimostrazione che un tempo, su per giù fino agli anni '50 del secolo scorso, la vite veniva coltivata dove adesso ci sono i boschi dei Frassitelli e della Falanga. Specie in quest'ultimo, la presenza di cantine e palmenti per la pigiatura dell'uva non lascia dubbi a riguardo. Anche ai Frassitelli, però, c'è un bellissimo arco in pietra che segnala il sentiero per la "Pietra dell'Acqua", mega blocco di tufo verde riadattato a cisterna per la raccolta dell'acqua piovana.

LEGGI ANCHE: Il sentiero della Pietra dell'Acqua

Insomma, le parracine sono un altro capitolo delle pietre dell'isola d'Ischia celebrate dal poeta locale Giovan Giuseppe Cervera: esse sono la dimostrazione della grande capacità di adattamento all'ambiente circostante delle antiche maestranze ischitane: il mastro parracinaio, infatti, è una figura a metà tra l'agricoltore e l'operaio edile specializzato. Magia dell'isola d'Ischia!

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